Sindrome Sistemica da Allergia al Nichel
(SNAS)

Il nichel è un metallo pesante duro, di colore grigio chiaro, altamente resistente all’aria e all’acqua. È ubiquitario, si trova nel suolo (5-500 mg/kg), negli alimenti vegetali (0,5-5 mg/kg) e animali (0,1-5 mg/kg) e nell’acqua dolce (5-100 mg/L). La concentrazione nel suolo e nei prodotti vegetali può variare secondo il tipo di terreno, l’impiego di fertilizzanti sintetici e pesticidi, la contaminazione di scarichi industriali.
Il nichel viene utilizzato con il ferro per la produzione di acciaio inossidabile.
È un costituente di molte leghe metalliche (bigiotteria, stoviglie, chiavi, monete e attrezzi metallici vari) e di prodotti della cosmesi (mascara, ombretti, rossetti e detergenti).
Il Nichel è un forte aptene con una buona reattività chimica, alto peso molecolare e idrofobicità, che ne facilita la penetrazione attraverso cute e mucose; si lega ad alcune proteine presenti a livello cutaneo per formare un complesso antigenico che viene riconosciuto come non-self dal sistema immunitario scatenando una risposta immune. Se la coniugazione del nichel con le proteine si verifica a livello intestinale, si manifesta allergia generalizzata da ingestione di alimenti.
La SNAS è caratterizzata da manifestazioni cutanee allergiche da contatto e da reazioni allergiche generalizzate al nichel contenuto negli alimenti.
L’allergia da contatto al nichel è molto diffusa e può interessare fino al 30% della popolazione generale; il 20% circa di questi presenta anche una SNAS. In Italia la prevalenza globale di allergici al nichel è del 32% con una maggior frequenza nel sesso femminile (15-20%) a causa degli articoli di bigiotteria spesso indossati o dei prodotti cosmetici.
La Clinica
I sintomi della sindrome da allergia sistemica al nichel (SNAS) si dividono in sintomi cutanei ed extra-cutanei.
I sintomi cutanei sono rappresentati dalla dermatite da contatto (DAC) con lesioni cutanee solitamente circoscritte nelle zone dell’avvenuto contatto con il metallo e variano dall’eritema alla formazione di vescicole talvolta a stampo, dalla desquamazione alle ulcerazioni accompagnate da forte prurito e bruciore nella zona interessata. Le sedi più comunemente colpite sono le pieghe dei gomiti, il collo, l’interno coscia, il palmo delle mani, i margini laterali delle dita e le piante dei piedi. I contatti di breve durata con oggetti contenenti nichel non causano reazioni cutanee significative, eccetto che nei soggetti particolarmente sensibili. Alcune condizioni come un’importante sudorazione, abrasioni e tagli, possono favorire la penetrazione del metallo e favorire la comparsa dei sintomi.
Se però le manifestazioni cutanee compaiono in sedi diverse da quelle da contatto, si tratta di sindrome da allergia alimentare sistemica scatenata dall’assunzione di alimenti contenenti nichel.
I sintomi extracutanei possono essere
-generali: stanchezza, spossatezza e malessere diffuso, febbre, fibromialgie, artralgie, sindrome da stanchezza cronica, insonnia;
-gastrointestinali: nausea, vomito, diarrea, dolori addominali, gonfiore e tensione addominale con crampi, diarrea o stipsi, afte, gengiviti;
-urinari: bruciore, franchi episodi di cistite;
-ginecologici: prurito, perdite, candida ricorrente;
-neurologici: cefalea, capogiri e vertigini, formicolii agli arti e crampi.
-respiratori: rinite e asma
-perdita di capelli e fragilità delle unghie;
LA DIAGNOSI
La diagnosi della DAC viene effettuata con l’esecuzione del patch test L'esame consiste nell’applicazione della sostanza (per un tempo di 48-72 ore) sulla schiena mediante un particolare cerotto e nella verifica (lettura) delle reazioni locali di ipersensibilità ritardata, riproducendo così l’effetto del contatto cutaneo.
La diagnosi sindrome da allergia alimentare sistemica (SNAS) è molto più complicata in quanto non esistono test specifici, l’unica possibilità è la sospensione dell'assunzione degli alimenti più frequentemente coinvolti in reazioni avverse per un periodo tra 1 e 3 mesi, in base alla gravità delle manifestazioni cliniche presentate e la loro reintroduzione seriata, non sovrapponendo gli alimenti fino alla fine della reintroduzione degli stessi.
La Terapia
Nel corpo umano si ritrovano tracce di nichel per un totale di circa 1 mg; eliminarlo completamente dall’organismo è impossibile perché il nichel è fondamentale in processi metabolici necessari per il mantenimento dell’omeostasi in quanto coenzima: metabolismo glucidico e lipidico, metabolismo ormonale, mantenimento membrane cellulari, sintesi degli acidi nucleici. Il fabbisogno di nichel nell’organismo umano è di crca 100 mcg quindi è necessario solo in tracce. L‘allergia al nichel è un’allergia da accumulo in quanto un notevole accumulo di nichel nell’organismo delle persone sensibili può scatenare reazioni allergiche anche per contatto con una minima quantità. Il nichel eventualmente in eccesso si accumula nel fegato, nei reni, nelle ossa e nell'aorta e può portare ad avvelenamento.
Studi recenti hanno evidenziato che nei soggetti con SNAS, il 74% presentava una concomitante intolleranza al lattosio, in confronto al 6% nei soggetti di controllo.
La Terapia Dietetica
La sensibilità al nichel può variare notevolmente da persona a persona.
Le possibili indicazioni alimentari sono:
Evitare tutti i cibi ad alto contenuto di nichel (come cacao, cioccolato, semi di soia, farina d’avena, noci, mandorle, legumi freschi e secchi);
Evitare tutte le bevande e gli integratori vitaminici con nichel e il cibo in scatola;
Moderare il consumo di tè e caffè;
Non utilizzare utensili nichelati per la cottura;
Non bere né usare per cucinare la prima acqua che esce dal rubinetto al mattino, in quanto durante la notte il nichel può essere stato rilasciato del rubinetto;
Evitare Il fumo di sigaretta in quanto il nichel è presente in misura di 1-3 μg per sigaretta sotto forma di nichel-carbonile.
Consumare cibi ricchi di vitamina C, in grado di contrastare l'assorbimento del nichel a livello dell'intestino. Tra gli alimenti a basso contenuto di nichel, gli agrumi (arancia, limone, mandarini, pompelmo ecc.) risultano essere ricchissimi di vitamina C.
Alimenti più comunemente tollerati:
Pur essendo il nichel presente in molti alimenti, esistono alcune categorie di cibi che vengono considerate a basso contenuto di questo metallo e che, in genere, possono essere consumate senza problemi.
Frutta
- Da evitare/limitare:
o arachidi
o anacardi
o mandorle
o nocciole
o pistacchi
o cocco
- A basso contenuto:
o mele
o pere
o fragole
o melograni
o cachi
o angurie
o limoni
o arance
o mandarini
o melone.
Verdura
- Da evitare:
o spinaci
o asparagi
o funghi
o pomodori
o cipolle
- A basso contenuto:
o zucchine
o carote
o lattuga iceberg
o radicchio
o cetrioli
o songino
o valeriana
o scalogno
· Carni fresche: pollo, tacchino, manzo e maiale sono generalmente sicuri, preferibilmente in tagli freschi e non lavorati e processati.
· Pesce fresco: molte varietà di pesce bianco come merluzzo, sogliola e orata sono a basso contenuto di nichel.
· Uova: rappresentano una fonte proteica sicura per la maggior parte degli allergici al nichel. Sono da preferire sempre uova biologiche.
· Latticini: in minime quantità l’uso di qualsiasi latticino, anche quello senza lattosio, perché contengono la caseina, una proteina infiammatoria.
La Terapia Farmacologica
Possono essere impiegati:
· Creme a base di corticosteroidi (applicazione topica), ad elevata azione antinfiammatoria
· Antistaminici per via orale
· Corticosteroidi somministrati per via orale (per le reazioni allergiche gravi)
· Creme barriera
L’ Immunoterapia
La terapia immunologica orale iposensibilizzante al nickel (TIO Nichel) si basa sulla somministrazione di minime quantità di nichel a dosi crescenti tendente a creare una condizione di tolleranza verso gli alimenti contenenti quantità elevate. Questa terapia è è risultata efficace nel ridurre i sintomi gastrointestinali e cutanei sistemici; i risultati per i casi di DAC non sono del tutto soddisfacenti e sono necessari ulteriori studi onde migliorare l’efficacia di questa terapia.
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Dott.ssa Paola Colasanti - Specialista in Dermatologia e Venereologia - Coordinatore Gruppo ADECA Dermatologia allergologica ed immunologica – Dirigente Medico di dermatologia con Incarico Professionale di Alta Specializzazione in “Diagnosi e terapia delle patologie cutanee immunomediate” ASL Napoli 1 Centro
Dott. Mariano Saviano - Specialista in Dermatologia e Venereologia - Coordinatore Gruppo di lavoro ADECANEWS
Dott.ssa Flora De Natale - Specialista in Dermatologia e Venereologia - Vicepresidente ADECA – Specialista ambulatoriale – ASL Napoli 1 Centro e ASL Napoli 2 Nord